Comunicato Stampa
DELLA FAMIGLIA”
La tennista Francesca Schiavone tra gli ospiti della tavola rotonda “Il coraggio di essere umani. La qualità della vita durante la malattia” promossa a Milano da CasAmica, che da altre 30 anni si occupa di accogliere i malati costretti a curarsi lontano da casa e i loro familiari. Focus con esperti sull’umanizzazione della cura.
«La malattia ti insegna cose nuove, ti instrada verso un nuovo cammino e ti fa scoprire cose nuove, nuovi orizzonti di vita. In questo percorso le cure e gli affetti fanno la differenza, anche per tenere costantemente attiva la mente». A dichiararlo Francesca Schiavone, in occasione della tavola rotonda “Il coraggio di essere umani. La qualità della vita durante la malattia” organizzata da CasAmica Onlus a Milano negli spazi della Società Umanitaria.
La tavola rotonda ha aperto l’evento “Stare Insieme Fa Bene”, un’intera giornata dedicata ai temi dell’accoglienza e del prendersi cura, sostenuta da Fondazione Roche, fortemente impegnata nell’occuparsi dei bisogni di prevenzione, diagnosi, cura e assistenza dei pazienti e delle loro famiglie, lavorando con le istituzioni per superare le possibili limitazioni dei diritti del cittadino.L’iniziativa è supportata anche da Fondazione Antonio Carlo Monzino e Società Umanitaria, e gode del Patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia, del Comune di Milano e di Fondazione Cariplo.
L’appuntamento è stato organizzato in occasione dell’imminente Giornata del Malato (11 febbraio) per creare un momento di sensibilizzazione e riflessione sull’umanizzazione della cura e l’importanza dell’accoglienza, attività che dal 1986, l’Associazione CasAmica Onlus porta avanti per sostenere i malati costretti a spostarsi lontano dalla propria città per ricevere le cure necessarie.
La tavola rotonda ha visto il coinvolgimento di figure istituzionali e specialisti del settore. Tra i partecipanti Maria Elena Polidoro, Direttore Generale Società Umanitaria; la Prof.ssa Mariapia Garavaglia, Presidente della Fondazione Roche; Stefano Bolognini, Assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità della Regione Lombardia; Filippo De Braud, Professore ordinario presso l’Università degli Studi di Milano e Direttore del Dipartimento e della Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; Laura Gangeri, Pedagogista SSD Psicologia Clinica Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano; Stefano Gastaldi, Direttore Generale CasAmica Onlus. Ha moderato l’incontro Luigi Ripamonti, Direttore Corriere Salute (Corriere della Sera).
“La malattia è una parentesi nella vita, che spesso rappresenta un deserto da attraversare. Il cancro, nonostante abbia attorno a sé molto ricerca e oggi attragga molte risorse, è ancora così temuto da malati e famigliari perché spesso viene affrontato in solitudine. – commenta Maria Pia Garavaglia, Presidente di Fondazione Roche – Sono molto contenta come Fondazione Roche di essere accanto a queste iniziative, che si sposano con i nostri valori e i nostri progetti. Se nel settore più temuto, che è quello che riguarda la salute, c’è ancora generosità e solidarietà come ci testimonia CasAmica, allora attraversare questo deserto può fare meno paura, perché sapere che c’è qualcuno che ci sta vicino ci rende più forti.”
«CasAmica, in oltre 30 anni, ha sviluppato un modello di accoglienza attenta a creare un ambiente confortevole e familiare, finalizzato a far sentire a proprio agio gli ospiti e a permettere loro di condurre una vita il più normale possibile insieme ai familiari, nonostante la lontananza da casa e la malattia, mettendo al centro la persona e non la condizione di malato. Per questo è importante che le organizzazioni del privato sociale impegnate, come CasAmica, nel sostenere i migranti della salute, offrano una casa e dei servizi vicino ai luoghi di cura, diano sostegno psicologico e siano una presenza amica, capace di ascolto e accompagnamento discreto. Tutto questo per far in modo di essere una cura nella cura» ha dichiarato Stefano Gastaldi, Direttore Generale di CasAmica Onlus.
Durante la giornata anche momenti di intrattenimento dedicati a bambini e famiglie, per veicolare i temi dell’accoglienza e della solidarietà attraverso laboratori ludico-ricreativi d musica, pittura, magia e spettacolo. In conclusione, il concerto dei “Solisti di Milano Classica” per allietare la serata con le musiche di Mozart, Haendel e Bach.